Uno dei principali problemi legati alla tecnica dell’irrigazione a goccia è rappresentato dalla possibile occlusione dei dispositivi di erogazione causata dal materiale portato in sospensione dalla corrente dell’acqua.
È necessario quindi effettuare un’attenta analisi della fonte idrica utilizzata, al fine di conoscere i valori di pH, calcio, magnesio, salinità totale, sodio, potassio, ferro, manganese, boro, bicarbonato, carbonato, cloruro, solfato, solfuro, quantità e dimensione dei solidi sospesi. In particolare, i solidi sospesi nella rete idrica comprendono particelle di dimensioni variabili, come granelli di sabbia o particelle di argilla, organismi viventi tra cui batteri e alghe, e un’ampia varietà di altre sostanze trasportate in sospensione.
Qualitativamente è possibile descrivere le cause e distinguere le tipologie di intasamento in:
Intasamento fisico
Questo tipo di intasamento è dovuto a solidi sospesi inorganici (limo, sabbia e argilla) e solidi sospesi organici (alghe, resti di piante e animali acquatici, ecc.), che possono accumularsi e bloccare il regolatore.
Intasamento di tipo chimico
Questo tipo di intasamento è causato dalla precipitazione di carbonati di calcio e magnesio e di ossidi di ferro e manganese. Le precipitazioni possono essere favorite dall’aumento del pH e della temperatura oppure dalla presenza in soluzione di altri ioni, come quelli apportati dai fertilizzanti.
Intasamento biologico
Questo tipo di intasamento è dovuto all’attività microbica che può produrre fanghi organici, filamenti e depositi.
Classificazione degli emettitori
In relazione alla sensibilità ai fenomeni di ostruzione è stata proposta da Karmeli e Keller[1974] la seguente classificazione:
- Emettitori “molto sensibili” quelli con sezioni di passaggio di diametro inferiore a 0,7 mm
- emettitori “sensibili” quelli con diametro compreso tra 0,7 e 1,5 mm
- emettitori “insensibili” quelli con diametro superiore a 1,5 mm
Trattamenti
Poiché il verificarsi di fenomeni di intasamento negli impianti di microirrigazione è particolarmente temibile, in quanto anche una minima percentuale di gocciolatori intasati può ridurre sensibilmente l’uniformità di erogazione, è necessario procedere ad un adeguato trattamento dell’acqua (chimico o fisico; il trattamento chimico può essere eseguito da solo, o talvolta insieme a quello fisico) che, migliorandone le caratteristiche qualitative, riduce il rischio di occlusione. Possono cioè essere mitigati con l’utilizzo di erogatori poco soggetti ad intasamenti utilizzando erogatori con ampie luci di passaggio.
Trattamento chimico
Il trattamento chimico consiste nell’aggiungere uno o più prodotti chimici per controllare lo sviluppo di organismi e reazioni chimiche. I trattamenti chimici comunemente utilizzati nei sistemi di irrigazione a goccia comprendono l’aggiunta di cloro e/o acido.
Trattamento fisico
I trattamenti fisici comunemente adottati per la rimozione dei solidi organici, dei materiali filamentosi e delle alghe eventualmente presenti nelle acque superficiali, prevedono processi di filtrazione mediante apparecchi dotati di elementi filtranti (filtri a rete) o dotati di elementi costituiti da dischi sovrapposti (filtri a disco), o anche attraverso la filtrazione granulare (filtri a sabbia). I solidi sospesi che possono essere presenti nell’acqua profonda (di pozzo) possono essere rimossi mediante separatori centrifughi, vasche di sedimentazione o una combinazione dei sistemi di cui sopra.